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Live Report: Schio Metal Fest


Schio Metal Fest (Schio, VI) – 19/07/2012


E' giovedì pomeriggio ed il ritrovo è alle ore 15:45 dai Joyless Jokers. Fa caldo. Arriviamo all'area concerti per le 16:30 e troviamo i White Skull che montano la backline ed i Crisalide e i Death Mechanism già lì da un po'. Salta subito all'occhio l'enormità del palco e anche il batterista dei Kani, Cib, che sistema la batteria; come me anche lui si è venduto ad un'altra band per intraprendere il duro cammino del roadie. Poco dopo giungono anche Dado e Cetz, i chitarrai degli H.O.S., la band che attendo di più della serata avendoli visti poche volte e molto tempo addietro. Gli avevo messi come penultima band al Kent's Extreme Fest questa primavera ma purtroppo non han potuto suonare a causa dell'impegno in date teutoniche. Inconsci di quello che ci aspetta, vaghiamo per l'enorme e splendida area del festival con fare confuso non avendo istruzioni sul da farsi. Fa caldo. Non vi starò a raccontare il pomeriggio nella più totale agonia provocata dalla noia e dal mancato supporto dello staff in quanto ad alcool (anche se ho smesso di bere -incredibile ma vero- o quasi) ma vi dico solo che ci sono stati molti problemi riguardo la tempistica frutto di una totale disorganizzazione, però alla fine il festival è riuscito a partire.

Intorno alle 20:30 salgono i Little Papers, prima band della serata. Questo gruppo vicentino ha fatto uscire nel 2009 il debut album "The Beginning Of Solution" sotto Copro Records, e suonano un metalcore/nu metal molto melodico, figlio della musica degli ultimi anni. La loro breve esibizione scalda il poco pubblico presente che comunque supporta degnamente la band.

E' la volta dei Joyless Jokers. Se prima con i Little Papers a causa delle parti tranquille non riuscivamo a notare l'enorme output degli speaker, ora con il muro sonoro dei Joyless Jokers mi faccio qualche domanda sull'audio. Il loro modern melodic death metal spiazza gli ascoltatori ma nonostante questo c'è qualche anima sotto il palco. Alcuni problemi tecnici non abbattono il gruppo, che continua la propria performance davanti ad un pubblico non ancora abbastanza numeroso per un evento del genere.

Finalmente è il turno degli H.O.S.. Questi quattro giovani sono semi sconosciuti da noi (come quasi tutte le band) ma sanno dar prova di quello che li ha portati a quella marea di date che li accompagna nei loro anni d'attività. I suoni lasciano a desiderare, nonostante ciò lo show non è malvagio a parte una carenza di presenza scenica. Il loro thrash è veloce e diretto, marcio quanto basta per essere apprezzato dai thrasher più estremi.

Crisalide. Questa vissuta band di Schio (attivi dal '94), propone un groove in stile Sepultura ma i problemi dell'audio danno il meglio di sé oscurando completamente la chitarra ritmica. Hanno un gruppetto di fan che li supporta ma nonostante ciò non raggiungono l'interesse di tutti i presenti al festival. Tecnicamente la performance è ottima, peccato per i suoni che avrebbero reso il loro show decisamente migliore. Ho mal di testa.

Non ricordo l'ultima volta che ho mangiato e bevuto qualcosa ma tiro avanti perchè tocca ai Death Mechanism. Per chi non li conosce... beh lasciamo stare va. Vi perdono solo se non vi piace il thrash o il metal più old school. In gran forma come sempre, la band da prova del suo micidiale thrash metal e il pubblico comincia ad infoltirsi sotto il palco con tanto di pit dove ogni tanto saltella qualcuno. Gli Inverno ed altri sedicenti personaggi dell'underground de nord vicentino ovviamente sono in prima fila. La band veronese insegna a suonare come ogni volta che li rivedo, peccato per il poco tempo che hanno speso sul palco. Se non li avete mai visti vi consiglio molto caldamente di vederverli il prima possibile perchè sono una di quelle band che vi apre la mente riguardo la tecnica. Sì, sono un po' monotoni, ma sono eccezionali. Sono le 23 oramai. Oh Kent, come le 23?! Eh sì ragazzi, è una festa comunale all'aperto e peraltro infrasettimanale quindi le deroghe al massimo arrivano a mezzanotte. Sì, ma le 23, come han fatto a suonare cinque gruppi in 2 ore e mezza?! Easyyy. Han suonato ben 20 minuti a testa! La gente è venuta per vedere il cambio palco delle band mica per la musica. Ora che ci penso potevo veramente fare un report sul cambio palco e il check suond del pomeriggio ma sarebbero state solo eresie, come avrei potuto farlo per la serata del Ferrock con Elvenking e Crucified Barbara ma sarebbero state solo ipotesi sul perchè quella sera non mi son dato alle droghe pesanti dopo aver sentito i suoni. Intanto vado a salutare quella brutta gente che sono gli Heresiae e i Phobic Pleasure e a placare il mio mal di testa con sostanze mistiche.

Sul palco hanno finito di posizionare le barricate con fili di ferro, sacchi da bunker e menate varie militaresche e finalmente zompano sul palco i White Skull. La leggendaria band è accolta con tutto il calore che la sua provincia sa offrire, e quasi tutti i presenti al festival sono sotto il palco pronti per canticchiare e alzare le braccia. Anche se in attività da decenni dimostrano chiaramente di essere più attivi, determinati e carichi di un giovane metallaro e di molte giovani band. E' impressionante la loro attitudine heavy metal. Sul palco dominano incontrastati con un presenza scenica totalitaria che conquista e trascina il pubblico durante tutta la setlist. Nonostante la promozione per il nuovo album, la band propone i due più grandi classici a fine serata, infuocando la platea con “The Roman Empire” ed “Asgard”. Rudy dei Joyless Jokers continua a saltellarmi in giro come un capretto, di fianco al palco da quanto è eccitato nel vedere i suoi eroi di quando era adolescente. Dopo la serata Zippo, frontman dei Crisalide mi avverte che prossimamente a Schio ci saranno nuove serate codesto inverno, ma ora come ora non so se potrò andarci. Saluti di formalità verso chiunque trovo per strada e poi via verso casa Joyless. Il mal di testa mi sta uccidendo non aspetto altro che salire in macchina, mettere su i Wolves In The Throne Room e poi buttarmi a letto con qualche strano medicinale in corpo. La giornata è stata disintegrante ma alla fine la serata non è stata proprio pessima. Un centinaio di persone, di giovedì sera e lontano dal centro città non è così malvagio come sembra. (Kent)