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Live Report: Borknagar + Special guests

Bands: Shade Empire + Ereb Altor + In Vain + Manegarm + Borknagar
Data e luogo: 12/03/14 - E20 Underground, Montecchio Maggiore (Vicenza)

Organizzatore: House Of Ashes Productions

Era da tempo che a Vicenza non ospitava un concerto con band di questo calibro e genere, e nonostante il mercoledì, l'affluenza – timida nelle prime ore della serata – è stata notevole per un locale ed una città dove assai di rado viene proposto uno show simile. L'evento viene inaugurato dai blacksters finlandesi Shade Empire che come qualsiasi band d'apertura in contesti simili, è penalizzato da dei suoni ancora instabili e una certa rigidità scenica, probabilmente a causa degli spazi ristretti. Successivamente è il turno degli Ereb Altor: la band viking/doom propone uno show monolitico, pesante e velatamente epico grazie alle inflessibili ritmiche e ai cori imperanti. Una piacevole sorpresa anche la realizzazione di “Twilight Of The Gods” dei Bathory. Dopo il trio svedese, il palco dell'E20 si "riaffolla" nuovamente con gli In Vain i quali (nonostante non ne sia un grande fan) spazzano via completamente le band precedenti. Il drappello norvegese possiede infatti una tecnica impressionante, suoni pieni e un'ottima presenza sul palco. Lo spartiacque con la prima parte della serata viene demarcato dalla reazione del pubblico che se con gli In Vain si infervora con i Manegarm è ancora più coinvolto. Li avevo già visti qualche anno fa ed il poterli ammirare nuovamente in un club, nella mia città, mi ha reso fiero; purtroppo però in questa occasione non era presente il violinista ed a peggiorare ulteriormente (anzi, totalmente) la situazione, è stata la scelta di una scaletta incentrata sull'ultima uscita del gruppo, quindi non c'è molto altro da aggiungere a proposito dello show offerto se non sottolineare la mia tristezza nonostante la band abbia dato prova di grande dimestichezza on stage. Finalmente arriva il momento dei Borknagar, una delle mie band preferite in assoluto. Purtroppo Andreas Hedlund (Vintersorg) non è della serata per “impegni di lavoro” ed a sostituirlo troviamo Athera dei Susperia e Chrome Division. Nonostante la buona volontà ed una distinta tecnica canora, il cantante norvegese non raggiunge i livelli del vocalist svedese; oltre a lui, ICS Vortex ha il compito di seconda voce e il buon Lazare (Solefald) - stipato solitario con una bottiglia di vino quasi dietro le quinte - ai cori. La lunga scaletta proposta è varia e regala non poche emozioni, spaziando dai primi lavori black-oriented con Garm (che non m'aspettavo minimamente in chiave live), la fase ICS Vortex (il quale rimane cantante principale nell'ultima 'Colossus') e i lavori con Vintersorg. Beato davanti al palco osservo il supergruppo fino all'ultimo secondo prima di lanciarmi in imbarazzanti conversazioni con loro, sobrio come non mai, ma galvanizzato dal loro show. La serata nel complesso è andata più che positivamente sia a livello sociale che a livello musicale, grazie ai Borknagar che mi han fatto dimenticare per un'ora abbondante, i certamente meritevoli gruppi che li hanno preceduti, e ricordato come si suonava metal di un certo calibro. (Kent)