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mercoledì 8 gennaio 2014

Orob - Into the Room of Perpetual Echoes

#PER CHI AMA: Black Progressive, Samael, primi Katatonia
Un enigmatico intro apre il secondo EP dei blacksters francesi Orob. 'Into the Room of Perpetual Echoes' è un bell'esempio di black progressivo contaminato da sonorità post-metal che consentono al combo di Tolosa di prendere le distanze sia dal movimento post black che da quello più prettamente post metal. "The Pathway" è una song ben bilanciata tra sfuriate black, aperture progressive e fraseggi post, con il vocalist che si dipana tra uno screaming feroce e un cleaning cibernetico. E' forse con la successiva "Marrow" che i nostri mi convincono maggiormente: si tratta di un sound oscuro marcatamente mid tempo, dalle venature elettroniche, che ammicca ai Samael, ma che percorre al tempo stesso un proprio sentiero personale fatto di tempi dispari, improvvise accelerazioni e ritmi sincopati. "Celestial Abandoned" è una dark song estremamente controllata, il cui incedere ha un carattere minaccioso che rimarrà tuttavia tale per tutta la sua durata. Continuo ad apprezzare la performance di Thomas Garcia alla voce, sia nella sua forma granguignolesca che litanico-depressiva. Probabilmente la traccia risulta essere un po' troppo piatta lungo i suoi quasi nove minuti, ma quel suo giro di chitarra ipnotico, suona molto Katatonia era 'Brave Murder Day', il che mi piace e non poco. "Through Roots and Burrows" nel suo liquido inizio ha un tono malinconico e nelle sue note emergono le influenze post rock della band transalpina, prima che irrompa la parte più tirata dell'album, tuttavia si tratta della song che meno mi ha impressionato del disco: piatta e sconclusionata, troppo ancorata ad una tradizione old school, anche se al minuto 5, forte è il desiderio di divagare dal seminato e proporre qualcosa di più sperimentale, quasi avanguardistico, seppur sotto una luce catacombale. A chiudere il lavoro ci pensa "Neptune's Torch", un'altra song dal ritmo tirato (qui l'influenza del post black è palese) in cui vorrei segnalare assolutamente il brillante assolo finale che innalza qualitativamente la valutazione finale di questo lavoro, a cui vi suggerisco di dare una chance per scoprire una nuova interessante realtà musicale, gli Orob... (Francesco Scarci)

(Self - 2013)
Voto: 70

https://www.facebook.com/orobband